Trasporto merci con sottomarini, il governo inglese finanzia un sommergibile cargo green.

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Il trasporto merci si evolve in modo inaspettato, ma è proprio vero, i sottomarini possono essere usati per il trasporto merci. Una recente notizia proveniente dalla Gran Bretagna riporta in auge una questione da anni oggetto di discussione: la sostenibilità ambientale del trasporto marittimo.

Infatti il governo inlese ha di recente stanziato 23 milioni di sterline per progetti in grado di raggiungere l’obiettivo di emissioni zero per i trasporti via mare.

Tra i progetti finanziati emerge quello di una startup inglese, Oceanways (a cui sono andate 380 mila sterline dal governo), che sta realizzando un prototipo di sottomarino cargo a guida autonoma. Il sottomarino, alimentato a idrogeno verde, dovrebbe poter navigare a emissioni zero. Il veicolo marittimo si chiamerà @COP26.

Una delle caratteristiche intriganti di questo prototipo è che addirittura potrebbe contribuire a migliorare la qualità dell’acqua, grazie a un sistema in grado di raccogliere le microplastiche che incontra sul suo cammino.

Le caratteristiche del sottomarino

Il sottomarino di Oceanways avrebbe la capacità di trasportare container della misura standard da 20 piedi  (5,90 m in lunghezza, 2,35 m in larghezza e 2,39 in altezza). Inoltre avrebbe un’autonomia teorica di 1000 km.

Nel viaggio inaugurale il sottomarino farà un viaggio tra Londra ed Amsterdam di circa 400 km. La velocità nel viaggio di crociera dovrebbe essere di 20 nodi (circa 37 km/h) con una massima di 40 nodi e una profondità di immersione di 100 m. Compirà il primo viaggio di 400 chilometri tra Londra e Amsterdam a una velocità di 20 nodi (con possibilità di raggiungere i 40 nodi) e una profondità di immersione di cento metri.

Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e a sensori ad altissima efficienza, la guida sarà autonoma ma sarà possibile anche guidarlo a distanza da una sala di controllo. Quindi il sottomarino mercantile viaggerà senza pilota portando tutte le merci direttamente a destinazione.

Una missione, quella del governo britannico, di primario interesse per tutti noi. Infatti molto del trasporto merci mondiale, specie su lunga distanza, avviene via mare. Secondo diverse stime il trasporto marittimo contribuisce alle emissioni di CO2 per circa il 3% al livello globale (dati IPCC 2010) e il 3,7% in Europa secondo uno studio del 2020 della Comunità Europea, che stima in più di 10 milioni le tonnellate di CO2 emesse solo nell’area EU.

Gli altri sottomarini mercantili mondo.

Oltre al prototipo green @COP26 di Oceanways ci sono altri esempi nella storia di utilizzo dei sottomarini per scopi mercantili.

A inizio novecento, nel 1916, furono costruiti gli unici due sommergibili appositamente realizzati per essere dei cargo. Si tratta di due sottomarini con una capacità di carico di 700 tonnellate che dovevano coprire la rotta dalla Germania agli Stati Uniti. Solo uno di essi, il Deutschland, ha completato con successo 3 viaggi prima che le due nazioni entrassero in guerra. Sarà poi convertito per usi bellici. Dell’altro si persero le tracce al primo viaggio.

Anche l’Italia, durante la seconda guerra mondiale, è stata tra le prime nazioni a usare questo metodo di trasporto, i grandi sommergibilisti italiani infatti erano spesso impiegati per il trasporto di materiale bellico.

Più di recente la Russia si è mostrata propensa a una riconversione in mezzi cargo dei leggendari sottomarini nucleari della classe Akula, costruiti nel corso della guerra fredda.  Il progetto, secondo alcune indiscrezioni, prevede la rimozione dei tubi balistici per rendere la stiva più capiente e caricare agevolmente le merci, dando ai mezzi una straordinaria capacità di carico trattandosi dei più grandi sommergibili mai costruiti con i loro 108 m di lunghezza.

C’è da dire che il costo di gestione e manutenzione di questi sommergibili a propulsione nucleare è davvero elevato, per cui non è detto che il progetto vada realmente a compimento.

A prescindere dalla tecnologia usata e dalle caratteristiche tecniche di questi progetti, ciò che è certo è che si dovrà mettere in atto una transizione ecologica che renda il trasporto marittimo più ecologico, efficiente ed economico. Forse ci vorrà ancora qualche anno e vedremo, ormeggiati nei nostri porti, sottomarini commerciali in grado di effettuare la spedizione di merci in tutto il mondo.

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