Quando gli alpini preferiscono le e-bike


Di recente anche in Italia si parla di uso militare delle E-bike. Grazie ad un accordo tra l’esercito e una nota azienda italiana di e-bike, la Fantic.
Una delle branche della difesa più amate e conosciute, cioè i nostri Alpini, ben noti per trascorrere molto tempo tra i sentieri difficili delle nostre montagne, si rinnovano ed iniziano a sperimentare l’utilizzo delle E-bike. Non più accompagnati dall’inseparabile mulo o dal cavallo che per decenni ha aiutato le truppe italiane nei terreni più impervi, utilizzeranno questi veicoli tecnologici creati per varcare gli ostacoli più impervi con uno slancio del tutto nuovo.
Pratiche e silenziose, sono ideali per avvicinarsi all’obiettivo senza essere individuati. Diversi eserciti in tutto il mondo stanno valutando di utilizzare le e-bike sui campi di battaglia.
Questi mezzi sempre più diffusi anche nelle nostre città sono oggi un ottima alternativa al trasporto in auto. Ma sono ottimi mezzi anche in montagna, sulla neve, magari da associare allo scii nella nostra settimana bianca. Se vuoi portare con te la tua bici elettrica in vacanza, opppure se vuoi spedire una bici dopo averla acquistata/venduta, oppure se ti trasferisci e vuoi traslocare anche la bici, rivolgiti a Macingo, il tuo alleato perfetto per la spedizione di bici ed e-bike.
Gli Alpini si rinnovano e pedalano verso il futuro
Gli alpini potrebbero presto scalare le vette in sella alle E-bike, grazie ad un accordo tra: Difesa Servizi Spa, Fantic Motor e le Truppe Alpine dell’Esercito Italiano infatti sono state consegnate 9 E-bike all’area addestrativa di Villa Bassa (in provincia di Bolzano in Trentino-Alto Adige) appositamente progettate per il trekking e lo spostamento in caso di neve.
Questo accordo nasce dalla necessità di far disporre di mezzi idonei per la mobilità con impatto acustico e ambientale minimo, tale da poter percorrere percorsi in tempi brevi in un contesto di “Mountain Warfare”.
“L’amministratore delegato di Difesa Servizi S.p.A. l’avv. Fausto Recchia dichiara: “Siamo soddisfatti dell’avvio di questa sperimentazione tra le nostre Truppe Alpine e Fantic apre la strada ad una nuova e importante attività di Difesa Servizi S.p.A. nel campo dell’attività di testing a favore dell’industria civile, che consente contemporaneamente alle nostre Forze Armate di valutare nuovi strumenti e nuove tecnologie di potenziale interesse, riaffermando il ruolo centrale e trainante che da sempre ha avuto il mondo militare nel progresso e nell’innovazione”.
“Il Generale Carlo Berto in merito all’utilizzo delle E-bike dice: “Le Truppe Alpine hanno nella mobilità uno dei punti che sostanziano le capacità di affrontare le difficoltà di operare in un ambiente sfidante ed altamente selettivo quale quello montano.
Il movimento appiedato e su sci seppure insostituibile in molte circostanze è solo una delle possibilità; la tecnologia, la viabilità forestale, e le esperienze di atleti ed appassionati delle due ruote su sentieri e sterrati ci ha aperto la dimensione Mountain Bike rendendo possibile e plausibile un impiego militare delle e bike anche in quei luoghi che fatica e pendenze rendevano inaccessibili.
In questo riprendiamo in chiave moderna un discorso che partito nel 1898 con i primi reparti bersaglieri ciclisti si era interrotto nel 1943. La tradizione continua e la corsa anche”.
Le E-bike sul campo di battaglia
Non molti sanno che le biciclette, ritenute uno svago per i più, hanno avuto un ruolo importante anche in periodo di guerra. Difatti oggi molte forze armate stanno valutando l’idea di utilizzare le E-bike sui campi di battaglia, come accennato prima non è una novità.
L’uso bellico risale alla guerra franco prussiana nel 1870, nel 1875 i nostri Bersaglieri erano già dotati di bici nonostante non avessero creato una vera e propria divisione specialistica, 1885 gli inglesi arruolarono i ciclisti come esploratori, furono poi i francesi nel 1887 ad introdurle ufficialmente in servizio.
Durante la seconda guerra mondiale ci fu un largo utilizzo di questo mezzo, nel 1942 l’esercito inglese brevettò ed utilizzò in battaglia la BSA Airborne, una bici pieghevole utilizzata dai paracadutisti durante D-day e ad Arnhem nella seconda ondata. Ma oggi, le discendenti di queste storiche bici come se la cavano in azione?
Oggi questi mezzi di trasporto sono a tutti gli effetti uno straordinario risultato di ricerca di materiali, design e innovazione tecnologica.
La possibilità dei soldati di muoversi agevolmente senza molto sforzo su diversi percorsi, anche impervi, ci fa capire come siano un mezzo perfetto per le operazioni più discrete perciò le forze armate di vari stati stanno già investendo nella ricerca o addirittura già hanno creato straordinari modelli tecnologicamente avanzati.
L’Olanda con l’ausilio di ingegneri aerospaziali ha creato la Trefecta, E-bike.
Bici ipertecnologica utilizzata per muoversi nell’impervio terreno afghano, questa bike customizzata può raggiugere la velocità di 70 km/h, la sua batteria di 1600 Wh si ricarica in 3 ore offrendo un autonomia di 100 km su terreno misto con un carico di 160kg perfetto per trasportare il soldato con il suo equipaggiamento.
I modelli pensati per l’utilizzo sono tutti generalmente fuori strada per le caratteristiche come la possibilità di avere un carico sopra la media e l’autonomia, uno dei marchi più conosciuti è QuietKat che offre una vasta gamma di offroad in grado di trasportare 120kg con un motore da 1500 Wh per un coefficiente di coppia di 60 Nm.
Insomma con lo sguardo rivolto all’ecologia ed all’evoluzione tecnologica la bici è un mezzo che incanta e rende “liberi”. Oggi come in passato accompagnerà le truppe in battaglia, forse con uno stile e con un aspetto diverso ma sempre con lo stesso spirito che coniuga praticità e versatilità, chissà cosa avrà da raccontarci in futuro tornando dalla battaglia portando in sella i nostri soldati.
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